Scandalo in merceria

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  1. neofita
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    Da commerciante ovviamente quoto Romy.
    E anche il discorso di Cinzia è perfetto.

    Per amore di precisione. Quell' 1,27 di listino che citava qualcuno era del 2008.
    Salito a 1,33 nel 2009 e quello del 2010 non so nemmeno dove l'ho messo (faccio di testa mia) ma mi pareva 1,39. Sicuramente più di 1,33, forse 1,37. Quindi molto vicino a quell'1,4 che chiedono le mercerie a cui state dando delle ladre.

    Sul prezzo che una merceria realmente può fare senza soccombere incidono diverse cose.
    Affitto luce gas telefono etc, come diceva qualcuna ma, secondo me sicuramente la specializzazione e lo smercio.

    Mi spiego.
    Se sono una merceria generica (quelle che si chiamano di vicinato insomma e che hanno bottoni, cerniere, intimo etc), non campo sulle ricamatrici. Le matassine le tengono per completezza di assortimento, non servono per attirare il grosso della clientela e probabilmente ne vendo poche.
    Hanno cacciato un paio di migliaia di euro (poco meno) per avere gli armadi con il primo assortimento di tutti i colori. Ovviamente un po' ne vendono un po' no. I colori principali si vendono altri meno. Magari a vendere un colore ci mettono due anni e quando è finito devono ricomprarlo 12 matassine alla volta (per colore, qualche centianaio di € di ordine altrimenti non mi mandano niente) e mi ci vogliono altri due anni a venderle.
    Se non le tengono a 1,4 (e anche così tante mercerie piccole rinunciano) non rientreranno mai del primo investimento.
    Se invece una ha tanto smercio, perchè è specializzata o è grande, può tenerle a meno, perchè ne vende tante e i soldi girano. Non ho migliaia di € di investimento bloccato.
    Anche se ci guadagno solo 10 centesimi ce li guadagno perchè l'investimento iniziale è abbondantemente ripagato.
    Se poi una è specializzata le tiene a meno, non perchè non abbia l'investimento iniziale da recuperare, perchè c'è, ma perchè sono le ricamatrici le clienti principali e una merceria viene valutata dalle ricamatrici in base al prezzo delle matassine.
    Quindi le tengono magari a 1€. Ci guadagnano nulla, ma poi le clienti comprano anche i tessuti e gli accessori che hanno margini più alti.
    Ma le piccole non cel fanno. Infatti continuano a chiuderle. C'è poco da dare delle ladre, sono dei quasi cadaveri. Se volete trovare le mercerie sotto casa è così. Altrimenti internet per tutti. Anche le vecchiette. Perchè i negozi non ce la fanno.

    Il negozio on line ha meno spese. Un magazzino, che può essere bruttino, senza vetrine, in periferia. Personale proporzionale agli ordini e non agli orari di apertura. Quindi se vendo tanto mi servirà un aiuto ma se vendo poco faccio da sola. Se devo fare una commissione o farmi le mie cose a casa le faccio.
    Un negozio da soli credo sia impossibile o quasi da tenere aperto. E quindi o si è due soce (ma anche in due a dover guadagnare) o si paga una commessa almeno par-time.
    Telefono è uguale anzi forse più alto per l'online con le clienti ci devi comunicare, gas è lo stesso perchè se in magazzino ci lavori non puoi morire di freddo. luce è meno per l'on line perchè non devi illuminare le vetrine etc. (io pago tanto per l'illuminazione dei corsi, ma non mi servirebbe tutta quella luce solo per il negozio online e credo comunqie di pagare meno di un negozio fisico) Ma la differenza non è su queste spese. La differenza è sul costo del locale e del personale.
    Anche sulla manutenzione del locale c'è differenza. Il magazzino anche se è un po' ammaccatino, se non lo imbianco spesso amen, basta che sia pulito. Il negozio deve anche essere bello. L'arredamento non è certo paragonabile, le vetrine vanno rinnovate e serve dell'oggettistica per attrezzarle.

    Poi certo con internet devi stare un po' più basso anche perchè la gente si fa ovviamente i conti delle spese di spedizione, e sono alte, sono alte perchè poste e corrieri costano. Giustamente? Non lo so, non me ne intendo abbastanza di logistica, ma costano.
    Un negozio on line costa un po' di più di spese di informatica (ovviamente) e di pubblicità. La gente non ti passa davanti ce la devi portare. Non basta google.
    Comunue complessivamente meno.

    L'altro vantaggio dei negozi on line è che buoi barare un po' - anche dichiarandolo onestamente - e non avere tutto a magazzino. Ci sono fornitori veloci e puoi ordinare solo quando vendi (certo non le matassine che devi averle sempre) ma ci sono cose che vanno meno e che puoi scrivere spedibile in 10 giorni. La gente che compra on line lo mette in conto di dover aspettare un po' e quei dieci giorni per avere una cosa che costa meno o che altrimenti non trova può essere disposta ad aspettarli.
    Così puoi essere più fornito senza avere centinaia di migliaia di € bloccati a magazzino.

    Ci sono i contro ovviamente.
    In italia on line compra ancora molta poca gente. Sono diffidenti.
    Obiettivamente è difficile (con i tessuti impossibile) fare delle belle foto da cui si capisca bene il colore etc. Toccare con mano è un'altra cosa. Quindi chi ha dei bei negozi vicino a casa paga di più ma va in negozio. E lo capisco.
    Poi in negozio i soldi ti entrano subito. Con l'on line non sempre...
    Ti ordinano la roba contrassegno e poi non ritirano i pacchi. Quando va di lusso tornano indietro e ci si rimette le spese di spedizione di andata e di ritorno, quando va male se li fregano alle poste. Credo pensino che su un pacco respinto ci siano meno rischi di reclamo.
    E anche quando va bene i soldi arrivano un mese dopo (tempi postali)

    Hai più commissioni e servizi di incasso da pagare (posta, paypal, carte di credito etc.) Un 3% medio se lo mangiano.
    In una merceria chi paga con carta di credito, ammesso che l'accettino, credo sia una minoranza.

    Insomma non è facile per nessuno.

    Poi ci sono negozi che guadagnano bene. Anche molto bene. Ma rischiano anche tanti soldi e si fanno un c :cens: non indifferente.
    Non giudicate dall'alto di uno stipendio fisso e un posto sicuro (??? ce ne sono più oggi???)

    E ci sarà anche qualche ladro non ho dubbi.
     
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    CITAZIONE (romyeale @ 29/8/2010, 17:10)
    CITAZIONE (cinziapik @ 27/8/2010, 16:22)
    alla fine chi le vende in merceria viene definito LADRO e invece è solo un venditore normalissimo che applica il sovrapprezzo per vendere al pubblico...

    quoto :(
    CITAZIONE (TramontoSulMare @ 27/8/2010, 18:11)

    E ancora: Quando i negozi fanno le promozioni, non è che ci rimettono. Non potrebbero tenere sempre i prezzi un po' più bassi?
    Guardate Casa Cenina: ha avuto un boom di ordini questo mese. Avranno guadagnato meno sul singolo oggetto, ma sicuramente si sono rifatti nella quantità!
    Scusate, ho scritto questo papiro, per dire che secondo me i negozianti italiani ci marciano. Uuuuh, se ci marciano!!! -_-


    forse non sei una negoziante e credimi, bisognerebbe, prima di sparare sentenze, ogni tanto mettersi nei loro panni.
    Io vendo tutt'altro articolo e giusto la settimana scorsa facevamo i conti su quanto guadagnavamo su un singolo oggetto, tolte TUTTE le tasse e controtasse che devi pagarci sopra. E' uscita una cifra veramente ridicola, credimi, perchè se poi calcoli che hai del personale da pagare, calcoli anche la luce, l'acqua e quant'altro si "spreca" in un negozio.. beh, allora stai fresco!
    Chi l'ha detto che quando si fanno le promozioni non ci si rimette? Parlo sempre a titolo personale, perchè non so come si comportano gli altri, e ti porto ancora in esempio il mio negozio. Mai fatti sconti, non lo ritengo "serio". Si tengono i prezzi onesti in partenza. Inutile maggiorare troppo il prezzo, per poi dare il contentino alla cliente che ti chiede lo sconto. Così è come la vediamo noi.
    Solo quest'anno abbiamo deciso di mettere qualche articolo in promozione, per liberarcene e per rinnovare il magazzino. Non ti dico che ci siamo andati in perdita, perchè probabilmente se guardi la svalutazione che ha avuto l'euro negli anni può essere, ma se c'è stato un guadagno è stato davvero ridicolo. E se togli le tasse, beh, ci siamo rifatti della spesa iniziale, e amen.

    forse sono andata un pochino ot.... ma non ho resistito, scusate.... :)

    Non sono una negoziante, e avevo premesso che, sicuramente, qualcosa nel meccanismo di formazione del prezzo mi sfugge.
    E non sparo sentenze: ho espresso la mia opinione, argomentandola. Non pretendo di essere nel giusto, se qualcuna è in grado di spiegarmi come funziona, sono dispostissima a cambiare idea. Il fatto è che l'opinione me la sono formata da fatti accaduti.
    Questi gli ultimi:
    Ad un banco del mercatino della mia città, ho comprato stoffine per 22 euro. Pago con 25, la negoziante mi rende 5 euro. Alla mia faccia perplessa mi spiega che, siccome tutti chiedono lo sconto e lei qualcosina toglie, ha piacere di togliere qualcosa anche a me che non ho chiesto niente. :wacko:
    Venerdi scorso, stesso mercatino, altro banco, compro due oggetti da 18,5 euro l'uno, pago, e mi fanno il resto a 35 dicendo "va bene così".
    In entrambi i casi escludo il favore personale (mai conosciuti prima i due negozianti) e che ci abbiano rimesso.
    Francamente, il messaggio che mi arriva è "potrei vendere a meno". E io mi sono allontanata perplessa: non sapevo se essere contenta per lo sconto ottenuto o seccata perchè i prezzi potrebbero essere più bassi! :(

    Mi spiace che in quanto negoziante tu ti sia sentita chiamata direttamente in causa e, in quanto negoziante onesta (nel senso di "giusta", non mi permetterei comunque di dare del ladro a nessuno) tu ti sia indignata.
    Però anch'io, in qualità di cliente onesta ho il diritto di esprimere la mia indignazione.
    Io mi metto SEMPRE nei panni del venditore: non ho mai, mai,mai chiesto uno sconto, neppure di un euro, in tutta la mia vita, lo posso giurare.
    Non mi sembra onesto, perchè penso che se la persona ha reputato di vendere a quel prezzo, avrà fatto i suoi conti e meno di così non può fare e io non voglio mettere in difficoltà il prossimo. Magari farò la figura della cretina, magari è un mio problema psicologico, che ne so, però non ci riesco, chiedere sconti non è proprio nelle mie corde. Chiedo il prezzo, se mi sta bene compro, altrimenti passo avanti.
    Inoltre cerco di far perdere meno tempo possibile alle commesse, quello che tocco, compro. Insomma, cerco di essere corretta e meno rompiballe possibile, nel rispetto del lavoro dell'altro.

    Detto ciò, vorrei farti notare che stiamo dicendo praticamente la stessa cosa, io c'ero arrivata dall'altra parte: trovo più onesto che tu tenga i prezzi un pochino più bassi sempre, piuttosto che tu mi faccia uno sconto.
    Ovviamente non sto parlando del singolo oggetto di fine articolo svenduto per levarselo dal magazzino, parlavo delle promozioni lunghe e a tappeto: ho portato come esempio CC, tutto il catalogo scontato del 15% per 20 giorni, non posso credere che vadano in perdita su tutto.
    Altro esempio, sempre riferendomi a Casa Cenina, e lo dico a loro onore, da circa un anno hanno abbassato sensibilmente i prezzi degli schemi e anche di altri prodotti (spiegarono che avevano rinegoziato le condizioni con i fornitori). Si erano probabilmente accorti di essere fuori mercato: comprando negli USA gli stessi articoli erano notevolmente meno costosi. In questo caso c'è stata attenzione al cliente e gli rendo merito.
    E comunque i costi di gestione del negozio (consumi, commessi, tasse..) ci sono anche all'estero.
    Quindi se in Italia è tutto più caro, o c'è un grosso problema nel sistema di distribuzione (che però secondo me non spiega completamente le differenze abissali fra un negozio e l'altro : 60 centesimi su 1,2 euro sono il 50%!) oppure molti negozianti ricaricano in modo esagerato (e, nota bene, per me non sono LADRI, se non mi sta bene non compro, però sono fuori mercato ed è un peccato dover comprare all'estero)

     
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    Ecco, scusate, ho letto il messaggio di neofita dopo che avevo già postato il mio:
    volevo dire anche che, effettivamente, nel costo della merceria sotto casa c'è da considerare il servizio: hai l'oggetto subito (al contrario degli ordini on line) ed è accessibile anche alle vecchiette e a chi, comunque, non ha confidenza con internet ;)
    Grazie neofita per la spiegazione su come si forma il prezzo (ad esempio non sapevo che ci fossero ordini minimi anche per i grossisti).
    Ti faccio una domanda: ma questi vincoli all'estero non ci sono? Continuo a non riuscire a spiegarmi la differenza di prezzo con i siti americani ... :unsure:
     
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  4. sabrina13478
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    La differenza è che la DMC vende ai commercianti europei a un prezzo, e a quelli del resto del mondo a uno di molto inferiore
    non si sa il perchè, nemmeno io capisco il motivo di questa scelta



    e comunque, personalmente credo che chi vende al mercato a quei prezzi compri delle matassine di "rimanenza", oppure acquisti stock di vecchie matassine
    io non ho mai visto nei banchi al mercato delle DMC con l'etichetta nuova, ma sempre quelle di vecchia fattura
    e il più delle volte erano ammassate tutte assieme, "spiegazzate", insomma non perfette
    probabilmente se acquistano uno stock oppure comprano da una merceria fallita o che sta chiudendo hanno l'opportunità di vendere a un prezzo inferiore
     
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  5. Dadina1980
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    Nessuna critica da parte mia alle commercianti ... mia mamma lo è stata per una vita e condivido in pieno tutto il discorso fatto da Laura. Certo è che per noi acquirenti, "maniache" di crocette € 1.40 a matassina sono molte e rendono questo hobby abbastanza costoso.
    Il vero problema quindi per me rimane quello evidenziato anche da Sabrina:
    CITAZIONE (sabrina13478 @ 30/8/2010, 08:06)
    La differenza è che la DMC vende ai commercianti europei a un prezzo, e a quelli del resto del mondo a uno di molto inferiore
    non si sa il perchè, nemmeno io capisco il motivo di questa scelta

    Ma perchè questa discriminazione?????
     
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  6. neofita
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    Adesso scrivo un altro papiro.
    No dai mi contengo.

    Sconti. Un vero problema per chi vende on line. Ora faccio un discorso razzista chiedo scusa a priori.
    Al nord l'abitudine di chiedere lo sconto c'è "quasi" solo al mercato. Nei negozi no. Al sud sempre.
    Cosa fanno i negozianti che devono sempre fare lo sconto. Tengono i prezzi più alti del 5/10% e fanno lo sconto tutte le volte che una cliente lo chiede. E visto che lo chiedono praticamente sempre prendono il giusto.
    La cliente è soddisfatta.
    Al nord tengono i prezzi "giusti" (lo so che sono più alti, ma se ci mettiamo a confrontare costo della vita e soprattutto affitti non finiamo più). Comunque giusti o sbagliati non contanto lo sconto. Lo fanno solo alle clienti migliori, a chi fa maxi acquisti etc.
    Io on line tengo i prezzi marginati al minimo, ma le clienti del sud mi chiedono lo sconto sempre. io ogni tanto lo faccio ogni tanto no a seconda di cos'hanno nel carrello. Ma a volte non posso finirei in perdita. Si incazzano a morte e perdo la cliente. Hanno ragione quelli che tengono i prezzi più alti per fare la scena di fare lo sconto.
    Vendendo on line vendo dappertutto. Cosa faccio? Alzo i prezzi e "derubo" quelle che non chiedono lo sconto? non mi pare giusto. Ma quelle che chiedono lo sconto e non glielo faccio le perdo. E' una certezza.

    I mercati comprano in stock dai fallimenti. etc etc. Non sempre e non tutti (altri hanno semplicemente tantissimo smercio e costi bassi).
    Poi non so che giri hanno. C'era un banchetto del mercato vicino a un terzista che fabbricava per conto anchor e aveva tutte le cose, non a prezzi bassissimi, ma bassi e comunque cose che non si trovavano in giro. Mi ha spiegato che comprava dal terzista...che non potrebbe vendere cose di marca...ma evidentemente...

    Il mercato americano è un incomprensibile problema.
    Ho cercato di farmelo spiegare.
    A grandi linee (molto grandi perchè ho capito poco e scordato un po').
    La DMC è costretta a fare quei prezzi in america altrimenti non viene accettato da xxxx (non ricordo il nome) ma fondamentalmente una catena gigantesca che fa credo anche da distributore o peggio da market place (come si dice market place in italiano??).
    Morale o così o niente....
    Ovviamente scelgono il così. Anche dovessere guadagnarci solo 1 cent a matassina (e non lo so) venderebbero delle quantità enormi e a un unico soggetto, quindi va bene.
    In Europa devono avere una struttura capillare per vendere merceria per merceria piccole quantità. Non è lo stesso sforzo. Non può essere lo stesso prezzo.

    Poi da quello che ho capito anche loro pensano che la differenza sia troppa, ma la politica della loro azienda è quella.

    Quello che penso io è che se continuano così devono almeno combattere un po' meglio il contrabbando, altrimenti per noi è un casino. Non le vendiamo più. C'è ebay e le si paga moooooolto meno di quello che le paghiamo noi a DMC.

    non mi sono contenuta.
    Ho scritto un altro papiro.
    L'avevo vista questa discussione e avevo deciso di starne fuori per non fare la solita difesa d'ufficio dei commercianti. Poi Cinzia mi ha tirato in ballo.....
     
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  7. cinziapik
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    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 09:43)
    Poi Cinzia mi ha tirato in ballo.....

    :lol: :lol: :lol: e tu che facevi ci spiavi dal buco della serratura????

    Laura grazie 1000 per tutte le spiegazioni ora credo che ci siano cose un po' + comprensibili, ma di fatto una cosa è certa: se entro in merceria per comprare le matassine è solo perchè mi manca 1 colore o 2 ... e mi dispiace per chi vende onestamente, ma ormai il mercato è questo... però ad esempio se devo comprare una tela di buona qualità non la compro online (fatta eccezione se compro su Ricamiamo insieme o da Patry74 ;) ) perchè non poterla toccare con mano è troppo vincolante!!!
     
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    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 09:43)
    Poi Cinzia mi ha tirato in ballo.....

    E meno male! Mi hai chiarito molte perplessità, grazie! :daisy1.gif:
     
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  9. neofita
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    CITAZIONE (cinziapik @ 30/8/2010, 09:52)
    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 09:43)
    Poi Cinzia mi ha tirato in ballo.....

    :lol: :lol: :lol: e tu che facevi ci spiavi dal buco della serratura????

    :D . E mi stavo anche un po' rattristando...
    Come per le terribili discussioni sulle spese di spedizioni. Lì piango proprio :cry:
     
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    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 09:56)
    CITAZIONE (cinziapik @ 30/8/2010, 09:52)
    :lol: :lol: :lol: e tu che facevi ci spiavi dal buco della serratura????

    :D . E mi stavo anche un po' rattristando...
    Come per le terribili discussioni sulle spese di spedizioni. Lì piango proprio :cry:

    Dai, allora ormai raccontaci anche di quelle :P (senza piangere, però :lol: )!!!
    Come funzionano?
    Scusa l'insistenza, ma è rasserenante riuscire a capire i retroscena :P
    Grazie mille per le pazienti spiegazioni!! :daisy1.gif:
     
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  11. neofita
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    Spiego. Il succo finale è che qualunque scelta fai, qualcuno si inc :cens:

    Anche qui dipende da chi ha tanto smercio e chi ne ha poco.

    Tre scelte per un negozio on line.

    Spese di spedizione fisse (solitamente altine, vedi lemercerie o tomboloedisegni). Le usa chi ha un negozio fisico e vende online marginalmente. E ha molto assortimento.
    Può permettersi di dire o così o così.
    Il vantaggio per la cliente se non altro è la chiarezza.

    Spedizione che cambiano con l'importo
    Supponi che se l'importo è alto la roba è tanta e quindi pesa e basandoti sull'esperienza fai delle fasce di prezzo.
    Se sei molto grande puoi complicarti la vita e fare un meccanismo come quello di casacenina che un po' sale e un po' scende per premiare ordini più grandi.

    Vantaggio è la chiarezza e la facilità di calcolo.
    Se vendi molto va bene perchè su qualche ordine ci perdi su altri vai a pari, in rarissimi casi ci guadagni. Ma devi avere grandi numeri.
    Per la cliente è facile e comodo da capire.
    Di solito le clienti si incazzano quando comprano cose molto costose e leggere (come certi schemi). L'importo è alto, le spese di spedizione generalmente anche. In realtà ti arriva una busta che costerà 4€ di raccomandata. Hai pagato come un pacco e ti inc :cens:
    Discussione già fatta qui tempo fa.


    Spedizione che cambiano con il peso.
    Sono le più eque. Corrispondono più o meno circa quasi, al costo effettivo. Sono un casino da calcolare e non puoi dire alla cliente a priori quali sono le spese sul tuo sito e qualcuna che è già diffidente se ne va.
    Dov'è la difficolta.
    Devi pesare ogni articolo. Fare la somma dei pesi, aggiungere la tara e così capisci quanto potrebbe costare la spedizione. Ma non è così.
    Bisogna tener conto anche dei volumi. Ci sono cose che pesano pochissimo (vedi la scatola per le matassine) ma escono dai limiti della raccomandata. Quindi una cavolata da 50 gr. e 5€ va come pacco.
    Fare in modo che il sito, al momento dell'ordine, faccia i calcoli giusti è impossibile. Ogni tanto sbaglia.
    Poi se ordini una matassina o 30 (per esempio) la tara è la stessa, stessa busta devo usare, il sito che fa le % fa un casino bestia.
    Ogni tanto ci si rimette. Ogni tanto ci rimette la cliente.
    Siccome il calcolo è fatto discretamente se usi un corriere la cliente non se ne accorge (non ci rimette tanto). Se usi la posta che ti mette (maledetti loro) il costo di affrancatura finisce che litighi.

    Chi ne ha poco di smercio (come me :cry: ) è obbligato al servizio postale.
    E allora i conti sono facili. Proviamo a farli.

    Prendiamo la tabella delle poste.

    fino a 20 g 3,3 ********* non capita mai, la busta imbottita pesa già così lei *********
    oltre 20 g fino a 50 g 4,4
    oltre 50 g fino a 100 g 4,75
    oltre 100 g fino a 250 g 4,95
    oltre 250 g fino a 350 g 5,35
    oltre 350 g fino a 1000 g 7,35
    oltre 1000 g fino a 2000 g 9,85 ********non si usa perchè costa meno il pacco *******
    Paccocelere3 ufficialmente 9,1, contiamo 7,5 (che è quello che mediamente si paga con le offerte dei carnet).

    Facciamo i conti con le fasce più diffuse e i pacchi.
    4,95
    7,35
    7,5

    4,95 + la busta (che va da 0,16 a 0,26 solitamente a seconda delle dimensioni) facciamo 0,2
    viene 5,15. Devo aggiungere l'IVA (e qui partono i casini grossi perchè nessuno lo sa e si pensa che ci freghiamo noi il 20%, sulla fattura ovviamente si vede che l'IVA è applicata anche alle spese, ma chi se lo fa il calcolo???). Quindi viene 6,18.

    7,35, la busta è 0,26 o 0,3 ca. facciamo 0,26. + la solita IVA e abbiamo già passato i 9€ e la cliente non ha mica comprato un granchè. Giusto 3 etti e poco più di roba. Un ricamabile e sei fuori.

    Pacco 7,5+1di scatola + IVA e il conto è presto fatto.

    Una fortuna!!!!

    Risultato si tengono un po' più basse per non spaventare la cliente e già questo è uno sconto. O devi alzare un pochino i prezzi per compensare.

    Le fasce iniziali oltretutto sono strette. Si fa bresto a sbagliare di due grammi e cambiare fascia.
    Risultato se sbaglio a discapito mio ci rimetto e amen. Fino a un certo punto.
    Se i pochi grammi mi portano nella fascia più bassa, la cliente vede il prezzo sulla busta e si inc :cens: di brutto.
    Tanto già si incazza per la differenza che dipende dall'IVA.
    Anche perchè con la diffidenza che c'è per i negozi on line la buona fede non è mai ammessa. Si suppone che freghi per fregare.


    Voglio passare al corriere, almeno non si sa cosa pago.

    Il conto con i corriere è molto più difficile perchè dipende dal corriere e dal contratto che si riesce a stipulare.
    Solitamente però è più semplice ci sono giusto un paio di fasce
    0-2(o3)kg e pacco grosso.
    Questo però ci porta a penalizzare molto gli ordini piccoli.

     
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  12. cinziapik
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    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 09:56)
    spese di spedizioni.

    a proposito di spedizioni...avete visto che i pacchi (tranne quello ordinario) adesso si pagano con l'Iva? Perciò +20% ... quindi un paccocelere3 che fino al 25 agosto costava 9,10 ora costa 11,40 perchè è aumentata leggermente la tariffa (da 9,10 a 9,50) inoltre c'è l'Iva.

    Il pacco ordinario invece continua a costare 7 euro ma....NON SI TROVANO I BOLLETTINI DA COMPILARE :angry: :angry: :angry: ...e sentite che presa per il c :cens: : sul sito di poste italiane si possono scaricare TUTTI GLI ALTRI BOLLETTINI DI SPEDIZIONE (paccocelere, postacelere) e compilarli/stamparli direttamente a casa, mentre quelli del pacco ordinario NO :angry: :sick:
     
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  13. neofita
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    presto farà la stessa fine la raccomandata ordinaria e resterà solo la 1.
    Che non so se ci avete fatto caso ma ha l'IVA.
    Il fatto è che non sono più un servizio pubblico ma un'azienda privata. Il servizio postale è in via di liberalizzazione. Quindi devono avere regole di mercato. IVA inclusa.

    Io me ne frego, per me l'IVA è un invariante (quindi le spese sui siti non aumenteranno) però per voi, capisco che....
     
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  14. cinziapik
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    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 11:16)
    presto farà la stessa fine la raccomandata ordinaria e resterà solo la 1.

    :sick: :sick:

    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 11:16)
    Che non so se ci avete fatto caso ma ha l'IVA.

    ah allora è per questo che viene rilasciata una ricevuta oltre al bollettino di accettazione?

    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 11:16)
    devono avere regole di mercato. IVA inclusa.

    ma allora perchè il pacco ordinario non è ivato?

     
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  15. neofita
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    CITAZIONE (cinziapik @ 30/8/2010, 11:27)
    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 11:16)
    Che non so se ci avete fatto caso ma ha l'IVA.

    ah allora è per questo che viene rilasciata una ricevuta oltre al bollettino di accettazione?

    Sì esatto

    CITAZIONE (cinziapik @ 30/8/2010, 11:27)
    CITAZIONE (neofita @ 30/8/2010, 11:16)
    devono avere regole di mercato. IVA inclusa.

    ma allora perchè il pacco ordinario non è ivato?

    Se ho capito bene. Sono (saranno, è progressivo) ivati solo i servizi che hanno anche i corrieri e che andranno in concorrenza. I servizi a valore aggiunto. Con dei livelli di servizio.

    Resta fuori tutto ciò che è ordinario: pacchi ordinari e prioritaria. Raccomandata ordinaria non ho capito che fine farà.
    Però sono servizi che potrebbero anche sparire, perchè ci perdono. Quindi liberalizzati o no. O lo stato dà un contributo o spariranno. O si modificheranno. Non ho capito. Gli impiegati postali sono confusi come noi.

    Potrebbe essere se ho capito bene che lo stato metterà il servizio base a gara e potrebbe passare anche a qualcun altro che non siano le poste.
    Sul resto vanno in concorrenza.

     
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108 replies since 25/8/2010, 16:10   4156 views
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